La bicicletta ...

"La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un unica vettura. Per portare quarantamila persone al di là di un ponte in un ora, ci vogliono dodici corsie se si ricorre alle automobili e solo due se le quarantamila persone vanno pedalando in bicicletta"
Ivan Illich "elogio della bicicletta"

lunedì 20 marzo 2017

PEDIBUS DAY A VILLA CORRIDI!


Dopo il successo della scorsa edizione anche quest’anno FIAB e Bimbimbici organizzano la terza edizione della giornata nazionale “Tutti a scuola a piedi o in bicicletta”. Come consuetudine anche quest’anno la giornata coinciderà con il 21 marzo.
L’invito semplice ma potente, che per quel giorno rivolgiamo a tutte le mamme e i papà d’Italia è di portare i propri figli a scuola a piedi o in bicicletta. Si tratta di un’abitudine che si sta affermando sempre più nel nostro Paese e che contiamo possa diffondersi ancor di più a partire dal 21 marzo, primo giorno di primavera e nelle nostre intenzioni porta d’accesso per la propagazione del Bike to School. Ecco perché l’invito più importante, è quello che rivolgiamo a tutti quei genitori che solitamente usano l’auto per accompagnare i propri figli a scuola. Per loro l’esortazione accorata che rivolgiamo è di percorrere per un giorno con i propri figli, il tragitto casa-scuola a piedi o in bicicletta, vivendolo come un momento d’avventura e di tempo passato veramente assieme, da regalarsi per un giorno solo e sperando possa diventare l’inizio di una nuova abitudine. Un’abitudine da vivere ogni mattina, mano nella mano.
E affinché il vostro gesto possa essere d’esempio per tanti vi chiediamo di postare sulla nostra pagina facebook un pensiero, una foto o una suggestione sulla vostra avventura del 21 marzo!






Post dal Futuro: Come si muovevano i bisnonni in città.

Un commento a proposito delle recenti discussioni apparse sui media circa le modifiche alla mobilità cittadina, programmate dall' Aministrazione Comunale Livornese.

In questi giorni abbiamo tutti letto e quindi commentato, al bar o negli appositi riquadri on line, dei piccoli cambiamenti che l'amministrazione livornese apporterà alla mobilità cittadina. Come sempre succede l'argomento è il più pruriginoso tra i molteplici proposti dal quotidiano e scatena in tutti quanti la voglia di partecipare generando un coro di dissonanti opinioni che, con le dovute eccezioni, somigliano molto ad uno psicodramma o ad un rituale apotropaico per la guarigione dalle allucinazioni collettive.
Per non essere da meno scrivo due righe anche io.

Quanto mi piacerebbe poter mostrare a tutti un quotidiano del 2050.  Sceglierei un numero con la rubrica “Come eravamo”, capitolo “come ci muovevamo”.  Sarebbe bello poterci divertire (e un po' scandalizzare) leggendo insieme i commenti dei pronipoti su le nostre strane abitudini:...

“Non ci credo: prendevano l'auto anche solo per fare un km! “
 

“Non mi sembra possibile: pretendevano che lo spazio pubblico fosse tutto destinato a parcheggio e pure gratuito!”

“Incredibili le dichiarazioni di alcuni commercianti: preferivano un'auto parcheggiata davanti al negozio piuttosto che tanta gente davanti alla vetrina!”


“Sconvolgenti e tristi i dati di allora sugli incidenti stradali in Italia: 174.000 incidenti con 3.420 vittime i tre quarti dei quali solo nelle citta” (Aci/Istat 2015).

“Da non credere: in un quotidiano del 2017 si legge di un incidente mortale ai danni di un pedone avvenuto in centro e una settimana dopo alla stessa pagina si legge che ...la riduzione di corsie studiata per dimunuire la velocità bloccheà il traffico..... ;. ma non avevano ancora capito che corsie ridotte abbassano solo la velocità di punta mentre la velocità media e il flusso rimangono le stesse? E come facevano poi ad essere così ostinati da riuscire a dimenticarsi la tragedia della settimana precedente?” 


“Leggete qua e datemi un pizzicotto: la velocità consentita nei centri urbani era pari a 50 km/h la stessa consentita allora in certe strade di campagna! Ma era una follia : in questo modo ogni incidente era mortale senza che questo potesse portare alcun beneficio alla velocità media di spostamento che allora, per l'eccessivo uso di auto private non superava mai i 20 Km/h.”

“Fate attenzione alle concentrazioni di inquinanti nell'aria: erano 100 volte quelle di adesso e i limiti 100 volte più alti di quelli consentiti oggi.”

“Questa piazza non la riconosco, oggi è piena di alberi, gente che parla e bambini che giocano, in questa foto è piena di auto e non c'era un solo negozio aperto, ci credo!”

“Ma come facevano i bambini? Come facevano le mamme a farli andare a scuola da soli?”

            “Mio nonno mi racconta che allora i bambini venivano portati a scuola in macchina, anche se era dietro casa”.

“Gli indicatori di qualità di vita e di crescita economica attuali sono aumentati del 50% dopo che nel 2030 rigenerammo completamente tutti gli spazi pubblici dei centri urbani italiani utilizzando i finanziamenti destinati alla costruzione di soli 20 Km di autostrada. Se i nostri bisnonni l'avessero capito prima avrebbero creato molti posti di lavoro e sarebbero usciti prima dalla grande depressione dei primi anni del secolo.”

Credo che sarebbe molto utile sfogliare un quotidiano del 2050, perché tra 33 anni sarà davvero insolito trovare pagine dedicate alla mobilità. Le code, gli incidenti stradali, l'aria che puzza e i bisticci nei consigli comunali, saranno risolti e i giornalisti avranno l'opportunità di scrivere su argomenti più sexy della mobilità per riuscire a coinvolgere i lettori.
Nell'attesa usiamo di più i mezzi pubblici, condividiamo di più i mezzi privati, non facciamo spostamenti inutili con l'auto, andiamo piano e soprattutto camminiamo e pedaliamo. 
Non è una ricetta buona per tutti, ma lo è per molti. Questi molti non si privino di questa fortuna. 
In fondo si tratta solo di provare ad essere dei bisnonni moderni. 
Ai pronipoti il nostro modo di muoverci in città sembrerà ancor più folle di quanto non lo sia adesso fumare in un cinema o fare pipì per strada.

Luca Difonzo – Presidente Fiab Livorno








domenica 19 marzo 2017


 PEDALATA LUNGO LE VIE D’ACQUA LIVORNESI
SABATO 25 MARZO ORE 15:00


Ritrovo Gazebo Terrazza Mascagni 

La FIAB Livorno, l’Associazione Terme del Coralloil comitato “Il Gioiello Dimenticato” e il WWF Livorno per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo organizzano un ciclogiro cittadino  che ci farà scoprire non solo i tesori culturali della nostra città come la cripta della Chiesa di San Jacopo ma ci farà riflettere anche sulla preziosa risorsa idrica e sulla sostenibilità degli habitat acquatici
 
Quota di Partecipazione: OFFERTA LIBERA per la visita della CRIPTA + 1 € (soci) o 2 € NON soci FIAB per i costi di assicurazione