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mercoledì 5 novembre 2014

# BASTAMORTINSTRADA FLASH MOB DOMENICA 9 NOVEMBRE ORE 15.45 DAVANTI ALLA CHIESA DI SAN JACOPO IN ACQUAVIVA

Secondo l’ultimo rapporto ACI – ISTAT nel 2013 si sono registrati in Italia 181.227 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti ammonta a 3.385, quello dei feriti a 257.421. Un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente ma c’è ancora molto da fare.
Il 75% degli incidenti avvengono in ambito urbano!! dove i pedoni, i ciclisti ed i conducenti di scooter sono le principali vittime.
Nel 2013 sono morti 549 pedoni e 249  Ciclisti. Nella sola Livorno nel 2012 abbiamo contato 31 vittime di incidenti stradali.
Ogni città d'Italia è chiamata a manifestare con un flash-mob, un sit-in per richiamare l'attenzione di media e amministratori sulla necessità di intervenire per portare a zero il numero delle vittime della strada. 
Per farlo occorre portare a 30 km orari il limite di velocità nei centri urbani ed incentivare massicciamente l’invasione delle strade da parte di pedoni e ciclisti riducendo l’uso dell’auto privata.
L’evento di domenica 9 novembre 2014 sarà una grande occasione per tutti i cittadini dotati di sensibilità civica che vogliono squarciare la spessa coltre di indifferenza che copre il gigantesco e tragico fenomeno della strage stradale.
Tutta l’Italia sarà unita da un ideale filo rosso che legherà strade e piazze dove si manifesterà sotto lo slogan #Bastamortinstrada per richiamare gli irresponsabili responsabili delle istituzioni ai loro doveri fino a questo momento colpevolmente disattesi.
Queste gravi inadempienze costano a tutta la popolazione lutti e dolori devastanti ma anche un danno economico di dimensioni immani quantificabili in circa 40 MILIARDI di euro all’anno bruciati in costi attinenti all’incidentalità stradale.
A LIVORNO ritrovo in bicicletta o a piedi, davanti alla chiesa di San Jacopo in Acquaviva, alle ore 15.45, ognuno con un lenzuolo bianco.
Al suono di un fischio, stendiamo parte del lenzuolo, ci adagiamo la nostra bici e ci si copre con il lenzuolo “morendo simbolicamente sull'asfalto” come le (troppe) vittime della strada. Dopo 1 minuto ci si rialza al suono di un fischio. La rappresentazione della morte deve visivamente contrastare la scarsa rilevanza del fenomeno a livello mediatico, spesso relegato a fondo pagina della cronaca cittadina.

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